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Sono in molti a sapere che “il caffè della Peppina non si beve la mattina, né col latte, né col tè”: questo perché, come recita il testo della celebre canzone, “la Peppina fa il caffè con pepe e sale” e svariate altre combinazioni improbabili di ingredienti. La canzone vincitrice dello Zecchino d’Oro nel 1971 è una delle tante melodie, sia nazionali che internazionali, che citano il caffè nel loro testo. Questa bevanda che, come abbiamo già visto un po’ di tempo fa, è da sempre presente anche su grandi e piccoli schermi, attraverso il cinema, è protagonista spesso anche della musica. Vediamo allora chi sono gli artisti che hanno cantato melodie dolci o amare, al sapore di caffè.

 

 

Johann Sebastian Bach nel 1734 scrive la “Cantata del Caffè”, un’opera profana e umoristica, in cui tutto ruota intorno all’abitudine della protagonista di bere caffè. Suo padre non ama il fatto che la figlia sia un’accanita consumatrice della bevanda, così la minaccia in vari modi – dicendo, per esempio, che non spenderà più i suoi soldi per comprare dei bei vestiti – ma lei non cede: al caffè non rinuncerà mai! Nella seconda parte dell’opera, il padre decide di impedirle il matrimonio, fino a quando non smetterà di bere tanto caffè, poi parte alla ricerca di un pretendente. La giovane Lieschen trova però il modo di aggirare l’imposizione e decide di assicurarsi un futuro sereno facendo promettere al suo corteggiatore che, una volta sposata, potrà continuare a bere tutto il caffè che desidera.

Spostiamoci di qualche secolo e di parecchi chilometri, per arrivare a Napoli, dove Giuseppe Capaldo e Vittorio Fassone scrivono e mettono in musica ‘A tazza ‘e cafè, un successo che è stato interpretato da numerosi cantanti, come Roberto Murolo. Il paragone tra la protagonista, Brigida, e la tazzina di caffè, accomunate dalla dolcezza (sotto forma di zucchero sul fondo), ma amare in superficie, è ormai celebre. Insieme al cantautore Fabrizio de André, Murolo è l’altra voce di Don Raffae’, in cui un brigadiere della Polizia penitenziaria e un boss che si trova in carcere condividono il momento del caffè, osannato per la sua bontà.
Anche al Festival della Canzone Italiana il caffè è il benvenuto: nel 1969, infatti, Riccardo del Turco partecipa a Sanremo con Cosa hai messo nel caffè (“[…] Ma cosa hai messo nel caffè che ho bevuto su da te? C’è qualche cosa di diverso adesso in me […]), reinterpretata recentemente da Malika Ayane. E come dimenticare Fred Bongusto, in un pezzo di appena un paio d’anni prima, Spaghetti a Detroit (1967): “Spaghetti, pollo, insalatina e una tazzina di caffè, a malapena riesco a mandar giù […]”, cantata nel lato B di un 45 giri, su di un gradevole ritmo swing.

 

 

Tra le canzoni italiane che menzionano una delle più amate bevande al mondo, c’è anche Anna di Lucio Battisti (“la mattina c’è chi mi prepara il caffè”). Fiorella Mannoia, invece, nel 1981 ammazza il tempo “bevendo caffè nero bollente” (Caffè nero bollente), e un po’ di anni dopo arrivano i 7000 caffè di Alex Britti, bevuti per restare sveglio alla guida; anche il grande Pino Daniele non si esime dal parlare di “‘na tazzulella ‘e cafè”, che diventa metafora del “contentino” dato al popolo dai governi per evitare che si preoccupino di ciò che davvero è importante.

La voce di Ella Fitzgerald che canta “I walk the floor and watch the door, and in between I drink black coffee” (Black Coffee, 1949) è davvero indimenticabile ed è il punto di partenza per parlare di tutti gli artisti internazionali che hanno parlato di caffè nei loro testi. Frank Sinatra canta nel 1961 Coffee Song; Otis Redding nel 1966 cita, invece, un’accoppiata decisamente familiare (anche se poco salutare), che farà la sua comparsa anche nel cinema, Cigarettes and Coffee (1966); Bob Dylan si dà la carica lungo la strada con One more cup of coffee (1976). E ancora, il caffè tocca il brit pop con Coffee and TV dei Blur nel 1999 e compare in un pezzo dei Garbage, Cup of coffee, del 2001; i Cranberries gli dedicano addirittura il titolo di un intero album, Wake up and smell the coffee, sempre del 2001.

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Di Massimo Prandi

Massimo Prandi