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Un secolo e mezzo di storia, un percorso iniziato a Messina nel 1870, quando Domenico Barbera avviò una piccola attività di torrefazione del caffè. Grazie alla sua passione e alla sua abilità conquistò il titolo di “Mago del caffè”. Oggi sono passati più di 150 anni e quella bottega che abbrustoliva il caffè all’alba, con una tostatrice manuale, oggi è diventata una azienda consolidata. Quella del caffè Barbera è la famiglia di torrefattori più antica d’Italia, nonché la prima torrefazione del Sud Italia. Domenico, piemontese di nascita e sbarcato in Sicilia con i Mille di Garibaldi, venne conquistato dall’isola, quindi decise di avviare la sua attività nella città dello Stretto. Investì sul caffè, portando al Sud la prima tostatrice manuale, per la produzione della prima miscela.

Domenico Barbera morì nel 1903 e uno dei suoi due figli morì tragicamente nel 1908, vittima del terribile terremoto che distrusse Messina. Antonio, l’altro erede, nonostante le difficoltà, riuscì a ricostruire da zero l’azienda, portandola a produrre e fornire caffè per Sicilia e Calabria. In seguito alla prima guerra mondiale, lo aiutò il figlio Domenico, della terza generazione della famiglia. L’azienda crebbe, aumentando la produzione nonostante il periodo molto difficile per la città e per il Paese.

Nacque così un nuovo stabilimento e, nel 1970, il figlio di Domenico, Vittorio, assunse la guida della torrefazione. Con Vittorio, Caffè Barbera si espanse ulteriormente e divenne una delle principali torrefazioni italiane. Lo stabilimento si espanse e la capacità produttiva aumentò, consentendo di esportare il caffè anche oltreoceano.

 

Dopo la scomparsa prematura di Vittorio, i figli Antonio e Francesco presero le redini dell’impresa. La sesta generazione è costituita da Vittorio, Federica e Alessandra, figli di Antonio e Francesco.

La longevità di Caffè Barbera e dell’impegno della famiglia sono stati riconosciuti a livello nazionale dalla F.I.P.E. (Federazione Italiana Pubblici Esercizi). L’azienda è stata infatti premiata ufficialmente, come famiglia di torrefattori più antica d’Italia.