La variante Delta rischia di frenare la varietà Robusta. Con il duro lockdown in vigore in Vietnam, le spedizioni di chicchi di caffè dal Paese asiatico verso il resto del mondo sono messe a dura prova in queste settimane. Il Vietnam è il secondo produttore – e il primo esportatore – al mondo di questa varietà, meno aromatica e più amara dell’arabica.
L’aumento dei contagi da coronavirus e la carenza di vaccini ha spinto il governo a imporre serie limitazioni nelle aree di produzione. Facendo ritardare le spedizioni e facendo aumentare i prezzi. Venerdì si è arrivati a 2.043 dollari a tonnellata, in aumento di quasi il 50% dall’inizio dell’anno.
Con le restrizioni in vigore e con Ho Chi Minh bloccata, per i produttori è sempre più difficile raggiungere la città vietnamita, principale hub di esportazione del caffè. Restrizioni che il governo ha esteso anche alla regione del Tây Nguyên, gli Altipiani Occidentali, nel sud-ovest del Paese, dove si produce appunto la robusta. Problemi che si vanno ad aggiungere ad altri che la pandemia ha portato a galla in questi mesi: e cioè l’ingolfamento dei porti, la carenza di container e il conseguente aumento dei noli.
e associazioni dei produttori protestano e hanno già presentato una petizione al governo per attenuare le limitazioni evitando ulteriori ritardi nelle spedizioni e un nuovo aumento dei costi. La risposta è arrivata, per bocca del ministro dei Trasporti Nguyen Van The, il quale ha ordinato alle autorità locali di fare tutto il possibile per facilitare il passaggio di prodotti agricoli come riso e, appunto, caffè.