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Il caffè è il prodotto agricolo brasiliano con il maggior numero di Indicazioni Geografiche (IG) registrate presso l’Istituto Nazionale della Proprietà Industriale (INPI). Del totale di 12 registrazioni, otto sono di Indicazione di Provenienza (IP) e quattro di Denominazione di Origine (DO). Delle quattro registrazioni di IG emesse dall’Inpi nel 2021, tre sono per il caffè: Caparaó (ES e MG) e Montanhas do Espírito Santo (ES) hanno avuto la Denominazione di Origine; e Espírito Santo (ES), l’Indicazione di Provenienza. L’ottenimento di queste registrazioni richiede caratterizzazioni tecniche del prodotto e della sua regione, lavoro svolto dalla ricerca scientifica.

 

In un’indagine condotta dal Coordinamento dell’Indicazione Geografica dei Prodotti Agrozootecnici (CIG) del Mapa, con i tecnici delle Sovrintendenze Federali all’Agricoltura (SFA) degli stati, sono state identificate più di 200 potenziali regioni del Brasile per l’uso delle IG o marchio collettivo (MC), un altro tipo di strumento ad uso della comunità con benefici simili a quelli delle IG.

Altro fulcro dell’azione del Ministero dell’Agricoltura è la strutturazione delle politiche pubbliche nel Paese articolandosi con le istituzioni che si occupano direttamente della materia, come Sebrae Nazionale, il Ministero dell’Economia e l’Inpi, partecipando ai dibattiti del Strategia Nazionale per la Proprietà Intellettuale (Enpi), e promuovendo spazi di governance negli stati, sostenendo la creazione e il funzionamento di Forum statali per l’Indicazione Geografica e il Marchio Collettivo.