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L’annata 2022/23 sarà positiva solo a metà per il Brasile. Le stime del servizio estero del dipartimento Usa dell’agricoltura (Usda) confermano infatti il quadro delineato negli ultimi mesi da tutte le principali fonti statistiche. Il raccolto brasiliano segnerà una ripresa rispetto all’annata precedente. Ma rimarrà ben al di sotto del suo potenziale normale, a causa degli eventi climatici sfavorevoli che hanno segnato la stagione trascorsa.

In particolare, la prolungata siccità e le gelate invernali, che hanno infierito sulla cintura brasiliana del caffè come non accadeva da oltre trent’anni.

 

 

Gli esperti dell’Ufficio del commercio agricolo di San Paolo (Ato/São Paulo) hanno compiuto un’approfondita indagine sul campo visitando le principali aree di produzione, tra gennaio e maggio.

Quanto rilevato con l’osservazione diretta è andato a integrare le informazioni reperite dagli organismi statali e privati, dalle associazioni dei produttori, dalle cooperative e dai commercianti crudisti.

Quali dunque le conclusioni? Usda stima il raccolto brasiliano 2022/23 (vale a dire quello in corso) in 64,3 milioni di sacchi: 6,2 milioni (+10,7%) in più rispetto al raccolto dell’anno scorso, che il ministero americano valuta ora in 58,1 milioni.