Un aiuto concreto per la rinascita della produzione di caffè a Porto Rico dove gli uragani Maria e Irma hanno devastato più dell’80% degli alberi di caffè.
Dopo Colombia, Zimbabwe, Uganda e Congo, Nespresso sostiene le coltivatrici e i coltivatori di Porto Rico con il programma Reviving Origins, nato nel 2019 per riportare la coltivazione del caffè nelle regioni colpite da avversità come conflitti, difficoltà economiche e disastri ambientali.
Proprio dall’isola caraibica proviene ‘Cafecito de Puerto Rico’ l’ultimo nato della gamma Reviving Origins che Nepresso lancia in Italia per la gamma Vertuo.
Il sostegno di Nespresso all’isola è iniziato nel 2019 con la collaborazione con la Federazione Ispanica e l’organizzazione globale no-profit TechnoServe. Nespresso ha distribuito nuove piante di caffè alle coltivatrici e ai coltivatori locali in sostituzione di quelle distrutte dagli uragani Irma e Maria e formato le comunità portoricane su pratiche di coltivazione del caffè sostenibili e competenze commerciali, con l’obiettivo di aiutarle a migliorare la qualità e la resa dei loro caffè, aumentare il loro reddito e incoraggiare allo stesso tempo l’economia della comunità locale grazie a un investimento di 1 milione di franchi svizzeri.
“Le coltivatrici e i coltivatori che partecipano al programma stanno già facendo progressi incredibili, applicando metodi di coltivazione per migliorare il loro caffè, il loro reddito e la loro vita”, dichiara William Warshauer, Presidente e CEO di TechnoServe.
A Porto Rico, Nespresso oggi collabora con oltre 400 aziende agricole, con l’obiettivo di sostenerne 1.500 entro il 2022. Con Reviving Origins Nespresso punta a sviluppare partnership a lungo termine con le coltivatrici, i coltivatori, le comunità e i governi locali, con l’obiettivo di ricostruire mezzi di sussistenza sostenibili per le comunità dei Paesi coinvolti, preservando allo stesso tempo il futuro di alcuni dei caffè più rari e pregiati del mondo e per cui sono stati investiti finora, 10 milioni di franchi svizzeri a partire dal 2019 e per un periodo di 5 anni.