Inaugurato presso la sua Accademia del caffè il nuovissimo Bazzara Lab, il laboratorio all’avanguardia della storica torrefazione triestina Bazzara: l’innovativo spazio consentirà un’ulteriore progettazione formativa rivolta a corsi professionali, un incremento continuo per quanto riguarda l’ambito interno di ricerca e sviluppo e l’ideazione di un’area predisposta alla produzione di caffè specialty e limited edition.
Tra gli obiettivi dell’azienda quello di rispondere al criterio di sostenibilità, tema che la Bazzara tiene particolarmente in considerazione. Non per altro, l’azienda stessa ha puntato sempre più ad affiancare al concetto di innovazione quello della sostenibilità, apportando tutta una serie di cambiamenti tra cui l’eliminazione della plastica monouso dall’Academy e dal merchandising aziendale, sostituendoli con materiali riciclabili o compostabili; inoltre lo stesso vale per il packaging riciclabile dei prodotti e per interventi di riqualificazione energetica come il recente impianto di illuminazione LED di nuova generazione della sede per avvicinarsi sempre di più all’obiettivo primario ovvero creare un ambiente sostenibile con “zero emissioni”.
Ma l’obiettivo della Bazzara è anche quello di innovare i percorsi di Academy, già focalizzati sulla formazione caffeicola in qualità di SCA Premier Training Campus, implementando l’alta specializzazione relativamente a programmi di studio professionali e immersivi per quanto riguarda la tostatura, grazie alla collaborazione con IMA Petroncini e all’installazione della nuova tostatriceTT Specialty, fondamentale per l’applicazione di profili di tostatura ideali per prodotti gourmet e artigianali ma anche certificati. L’Accademia è infatti anche dotata di un laboratorio certificato per la tostatura di caffè biologico e Fair Trade (marchio internazionale di certificazione equo solidale).
Insomma, un ausilio fondamentale predisposto alla gestione 4.0 per lavorare con micro lotti selezionati, limited edition, specialty coffee e per impostare i sistemi di miscelazione che il Sensory project manager e Academy Director Marco Bazzara cura direttamente, affiancando al lavoro ulteriore strumentazione di nicchia come i set di tostini da laboratorio Probat per campionature e blending e il macinadosatore professionale Angel della Colombini, che permette precisione, affidabilità e resistenza nel processare il prodotto caffè per il successivo confezionamento.
Tra le nuove attrezzature ricordiamo anche il catalizzatore ecosostenibile firmato ReiCat che consente di ridurre ulteriormente del 20% le emissioni in atmosfera derivante dalla tostatura con un netto risparmio energetico(più del 50% rispetto al bruciafumi tradizionale) e trasformando i fumi e gli odori in aria pulita e inodore. Mediante una combinazione di tecniche, queste micro particelle, odori, fumi ed idrocarburi di tostatura vengono convertiti dal catalizzatore in sostanze innocue e sicure. Altro vantaggio è la riduzione del rischio di incendio rispetto ai catalizzatori metallici grazie all’utilizzo di componenti ceramici all’interno del catalizzatore stesso.
Innovazione e sostenibilità sono il concetto chiave. L’iniziativa si colloca all’interno della visione aziendale dell’impresa caffeicola che vede nella sostenibilità – intesa sia come obiettivo in sé che come modus operandi – il pilastro portante di un nuovo paradigma di business.