Numerose evidenze scientifiche hanno appurato che se è vero che mangiare alcuni alimenti, come il cioccolato, stimola la produzione della serotonina (l’ormone del buonumore), anche ascoltare determinati suoni, soprattutto legati al cibo, può farci stare meglio. Il merito è da attribuire all’ASMR – “Autonomous Sensory Meridian Response”: un fenomeno (ampiamente diffuso su YouTube) legato al cibo come esperienza sensoriale di benessere e felicità, che ha effetti benefici sulla salute fisica e mentale, a partire dalla prima colazione.
Nell’ambito della campagna “Io Comincio Bene” (http://www.iocominciobene.it) – che da diversi anni promuove il valore della prima colazione in Italia – Unione Italiana Food ha lanciato una social survey, rivolta alla community dei breakfast lovers, per scoprire quale “suono” ha il primo pasto del mattino: è quello del borbottio della moka o dello sciroppo che “innaffia” i pancake? Quello delle bevande vegetali versate in tazza sui cereali o del crunch dei biscotti che si spezzano? Oppure quello del coltello che spalma la crema al cacao e alla nocciola sulle fette biscottate?
#1. “CRUNCH”: IL SUONO DELLA COLAZIONE CHE RICORDA L’INFANZIA
Per oltre 6 intervistati su 10 (64%) il “crunch” dei biscotti al mattino è il suono ‘evocativo’ per eccellenza e riporta all’infanzia; mentre più di 3 su 10 (36%) associano a questo ricordo i cereali che si tuffano nel latte. Non a caso, il latte con biscotti o cereali rappresenta l’ABC della colazione italiana consumata tra le mura domestiche.
“Al mattino, abbinare il latte o in alternativa le bevande a base vegetale – che contribuiscono al nostro fabbisogno idrico – ai prodotti da forno è certamente una buona abitudine”, conferma il professor Michelangelo Giampietro, specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Medicina dello Sport. “La giusta quantità da consumare a colazione è fino a 3 biscotti frollini al giorno; mentre per i biscotti secchi si può arrivare anche a 4 o 5. Per i cereali è bene orientarsi su una porzione di circa 30gr. Ovviamente, la quantità corretta da assumere varia anche in base al nostro stile di vita, a seconda che sia sedentario o più attivo e sportivo”.
#2. IL “BORBOTTIO” DELLA MOKA: IL SUONO CHE CI DA’ LA GIUSTA CARICA AL MATTINO
La colazione è anche sinonimo di energia: 8 breakfast lovers su 10 (l’83%) la associano al borbottio del caffè sul fuoco; per il 16% degli intervistati anche il suono della crema al cacao e alle nocciole spalmata sulle fette biscottate è in grado di dare la carica. Secondo il prof. Giampietro, “Teina e caffeina aumentano le prestazioni psicofisiche, ma se consumate in grandi quantità stimolano la diuresi e la frequenza cardiaca, perché eccitanti. L’EFSA (European Food Safety Authority) ha indicato che la quantità massima di caffeina da assumere, in più frazioni, al giorno è di 400 milligrammi (3-6 milligrammi per kg di peso corporeo), ovvero circa 4 tazzine di moka e 5 di espresso”.
“Anche la crema spalmabile alla nocciola, amata sia dagli adulti che dai bambini e prevalentemente a base di cacao e nocciola, è un’alternativa praticabile per la prima colazione se consumata nella giusta quantità”, continua Giampietro. “Del resto, la cioccolata era definita il ‘cibo degli Dei’ perché regalava piacevoli sensazioni non solo al palato, ma anche alle funzioni cerebrali. Inoltre, la crema spalmabile, grazie al cacao, contiene anche altre sostanze ad azione stimolante sul nostro sistema nervoso e questo può contribuire a giustificare il piacere di consumarla nel momento in cui dobbiamo uscire dal letto e affrontare gli impegni di un’intera giornata. Può, pertanto, considerarsi un antidepressivo naturale in termini di soddisfazione del piacere: il consiglio è di adagiarla, senza eccedere nelle quantità, sul pane tostato o sulle fette biscottate, più digeribili rispetto al pane fresco”, conclude l’esperto.
#3. BEVANDE A BASE VEGETALE: IL SUONO DELLA COLAZIONE MODERNA
Per la metà del campione intervistato (46%), il suono delle bevande vegetali versate nel bicchiere rappresenta l’emblema della colazione moderna.
“Questa tipologia di bevande rappresenta un’ottima alternativa per chi vuole variare colazione ogni mattina. Le bevande vegetali sono consigliabili per tutti coloro che non vogliono o non possono consumare latte o derivati del latte, per motivi animalisti, ambientalisti o per ragioni cliniche legate ad allergie alle proteine del latte o intolleranza al lattosio correttamente diagnosticate”, commenta il prof. Giampietro. “Le bevande a base vegetale sono altamente nutrienti e contribuiscono a fornire al nostro corpo l’acqua persa durante il riposo a causa degli atti respiratori. Le bevande di soia (una pianta leguminosa) in particolare hanno una quota proteica in più, rispetto ad avena e riso (che sono cereali), perché contengono un legume”.
Anche il suono dello sciroppo versato sui pancake è per i breakfast lovers sinonimo di modernità. Lo conferma il 54% degli intervistati. I pancake, tipici della colazione americana sono infatti divenuti amatissimi anche in Italia, accompagnati da miele, marmellate, creme spalmabili. “Anche la melassa e la melata possono essere una valida alternativa per condirli”, conclude Giampietro.
#4. IL SUONO PIU’ ROMANTICO AL MATTINO? QUELLO DEL CORNETTO APPENA SPEZZATO
Per i ‘romantici’ della colazione non ci sono dubbi: il suono del cornetto appena spezzato, per 8 su 10 (81%) è quello più amato, seguito dal coltello che taglia la torta (19%).
“In una giornata alimentare composta da 5 pasti classici, la quantità di energia totale andrebbe così ripartita: 20% a colazione, 10% per lo spuntino di metà mattina, 30% a pranzo, 10% a merenda, 30% a cena”, ricorda l’esperto. “Fare quindi una buona colazione al mattino ci aiuta a non arrivare a pranzo affamati. L’energia da assumere a colazione è di poco inferiore a quella da ottenere dal pranzo e dalla cena, considerati i pasti principali della giornata. Per questo motivo, alimenti golosi e ricchi di carboidrati, come una torta o un cornetto, con un apporto di grassi non eccessivo, sono ideali da consumare al mattino”, conclude il prof. Michelangelo Giampietro.