Si è svolto a Medellin, in Colombia, un intercambio per la diffusione di buone pratiche e conoscenze sulla produzione sostenibile del caffè, che ha coinvolto specialisti del caffè cubani e istituzioni colombiane e che rappresenta un altro passo verso l’articolazione di reti di conoscenza e di cooperazione triangolare tra Colombia, Cuba e Italia nel settore del caffè. Iniziata nel 2018 con il primo intercambio in Colombia e proseguita fino al giorno d’oggi grazie all’impulso della sede dell’Avana e di quella di Bogotà dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), tale articolazione è culminata nei due intercambi internazionali realizzati a luglio a Cuba e a ottobre in Colombia.
La missione a Cuba ha permesso ai rappresentanti colombiani di conoscere la realtà della cafficoltura cubana, in gran parte caratterizzata da produzioni biologiche o agroecologiche, sia visitando le piantagioni che le istituzioni che la supportano, mentre la missione di ottobre in Colombia ha permesso ai rappresentanti istituzionali cubani di partecipare ad un corso di formazione e di conoscere una delle più rinomate zone di coltivazione del caffè in Colombia, quelle di Antioquia
Laboratorio di analisi sensoriale sulla qualità del caffè, Università di Antioquía
Laboratorio di analisi sensoriale sulla qualità del caffè, Università di Antioquía
Le attività sono state coordinate dalle sedi Aics di Cuba e Colombia ed hanno contato la partecipazione di rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura di Cuba (Minag), del Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Colombia (Madr), dell’Università di Antioquia (UdeA), l’Istituto Nazionale di Scienze Agricole (Inca) di Cuba, dell’Istituto di Ricerche Agroforestali (Inaf) e delCentro Nazionale di Ricerche sul caffè Cenicafè de la Federación Nacional de Cafeteros de Colombia (Fnc).
Tra i risultati raggiunti, si menzionano il consolidamento della collaborazione nella ricerca scientifica per lo sviluppo della filiera del caffè, lo scambio di tecniche e tecnologie sostenibili, sia a livello accademico che operativo, lo scambio di docenti universitari e tecnici dei Ministeri, la collaborazione tra i Paesi per migliorare la formazione dei produttori.
Per raggiungere questi obiettivi, erano stati in precedenza sottoscritti due accordi quadro: il primo dell’11 novembre 2022 firmato, per parte colombiana, dall’Università di Antioquia e, per parte cubana, dall’Inca e dall’Inaf; il secondo sottoscritto durante la precedente missione di intercambio triangolare a Cuba il 14 luglio di quest’anno.
In questi accordi i partecipanti alle attività si sono impegnati a dare continuità all’attuazione del piano di lavoro congiunto e di un’agenda comune, con l’obiettivo di rafforzare la rete di conoscenze e approfondire la comprensione e la visione analitica della filiera del caffè nella sua integralità.
Nell’ultima missione in Colombia, la delegazione cubana è stata accompagnata da due istituzioni colombiane di grande importanza: l’Università di Antioquia, appartenente ad una Regione ad alto potenziale produttivo di caffè di qualità, che ospita un corso di post laurea in caffè e diversi laboratori di ricerca avanzata) e dal Centro Nazionale di Ricerca sul Caffè – Cenicafè, creato nel 1938 dalla Federazione Nazionale dei Coltivatori di Caffè della Colombia (Fnc), con l’obiettivo di studiare gli aspetti della produzione nelle aziende agricole, del raccolto, della qualità del chicco, della gestione e dell’utilizzo dei sottoprodotti della lavorazione e conservazione del caffè.
Nelle due settimane di missione in Colombia, i rappresentanti cubani di Inca e Inaf, in particolare, hanno partecipato a un corso di alta formazione per prendere la certificazione come tester internazionali di caffè, hanno visitato il Cenicafè per approfondire i temi attuali nel consumo, qualità e produzione del caffè, al fine di proporre possibili soluzioni concordate. Hanno inoltre avuto modo di incontrare il cluster di caffè di Antioquia per conoscere il fenomeno dell’associazionismo ed il sistema colombiano di formazione dei giovani sulla filiera del caffè, gestito dal Sena-Servizio nazionale di formazione della Colombia.
Il 30 ottobre, ultimo giorno di missione, presso l’Università di Antioquia, si è svolto l’evento di chiusura delle attività e la consegna dei diplomi ai partecipanti, ai quali hanno preso parte, via teleconferenza, anche i due titolari delle sedi di Bogotà e L’Avana dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
“Questo evento si inserisce in un insieme di azioni che sono parte degli scambi internazionali e della formazione continua nell’area di lavoro situata nell’Oriente di Cuba e anche a livello regionale nel settore del caffè e della produzione agro ecologica sostenibile con il nostro programma MásCafé, eseguito con il Minag, tramite l’Inaf e il Grupo Empresarial Agroforestal (Gaf). Questo contributo è frutto del cammino cubano ed è anche parte della confluenza di azioni sinergiche, una cooperazione triangolare tra Colombia e Cuba, con il sostegno delle sedi Aics presenti in questi Paesi, un passo in più per integrare la conoscenza, scienza e ricerca sul caffè, con un approccio basato sulla creazione di reti di conoscenza e diffusione di buone pratiche”, ha affermato Antonio Festa, che guida Aics L’Avana.
Per la Cooperazione italiana sostenere queste modalità di cooperazione è fondamentale anche secondo la visione del titolare dell sede di Aics Bogotà, Mario Beccia, che durante il suo intervento all’evento di chiusura ha affermato: “Per la cooperazione italiana è prioritario continuare a promuovere la cooperazione triangolare e Sud-Sud tra Paesi vicini, valorizzando le capacità e le eccellenze di ogni Paese, nel processo di condivisione delle conoscenze, mirando allo sviluppo integrale sostenibile. Noi di Aics Bogotà riteniamo che la Colombia, per le sue eccellenze nel settore del caffè, possa rappresentare un punto focale di formazione per le conoscenze scientifiche e tecniche sviluppate in questa catena produttiva”.