È stata lanciata la Piattaforma svizzera del caffè sostenibile a Berna il 6 giugno con la partecipazione del Consigliere federale Guy Parmelin. L’obiettivo è quello di unire le forze per un maggior impatto in questo settore. La piattaforma gode dell’appoggio dell’industria svizzera del caffè, della Segreteria di Stato dell’economia (Seco), di organizzazioni non governative e di esponenti della comunità scientifica.
La Svizzera è la più grande piazza di compravendita di caffè al mondo, con una percentuale di oltre il 50% del commercio mondiale di caffè. È anche uno dei maggiori esportatori di caffè torrefatto.
Grazie a questa posizione particolare, la Svizzera vuole assumersi la responsabilità insieme agli attori più importanti e ottenere un impatto al di là dei confini nazionali.
Le sfide sono grandi: da un reddito che garantisca il sostentamento dei coltivatori alla gestione del cambiamento climatico, fino al rispetto dei diritti umani.
Le cause di queste sfide sono molteplici e possono essere affrontate soltanto con la collaborazione di tutte le parti in causa.
Ecco perché le più importanti associazioni industriali svizzere – Associazione svizzera dei negozianti di caffè (Swiss Coffee Trade Association SCTA), Procafé e Gilda dei torrefattori svizzeri (GTS) – sotto l’egida della comunità d’interessi Caffè Svizzera e insieme alla SECO, alle organizzazioni non governative svizzere e ai rappresentanti della comunità scientifica hanno lanciato la Piattaforma svizzera del caffè sostenibile.
Nella dichiarazione d’intenti si impegnano a contribuire concretamente affinché il settore rispetti i diritti umani, protegga il clima e l’ambiente, si approvvigioni in modo sostenibile e migliori così le condizioni di vita dei produttori e delle loro famiglie.
“Sia la SCTA che le nostre aziende associate si battono da anni per una maggiore sostenibilità in tutta la catena del valore del caffè”, ha dichiarato Nicolas A. Tamari, presidente della SCTA. “Rimane ancora molto da fare, ma siamo convinti che questa piattaforma sia lo strumento giusto per adempiere alla nostra responsabilità condivisa”.
Il commento del consigliere federale Guy Parmelin: “La nostra cooperazione economica nei Paesi partner come l’Indonesia, il Vietnam o il Perù può ottenere un impatto molto più incisivo grazie alla rinsaldata collaborazione con il settore privato svizzero. La Piattaforma svizzera del caffè sostenibile può dare un importante contributo al rispetto dell’obbligo di diligenza nella catena del valore delle nostre aziende”.