C’è anche Illycaffè al vertice G7 in programma in questi giorni a Trieste. La filiera del caffè come caso di studio per favorire lo sviluppo sostenibile: è questo il tema centrale dell’evento promosso dall’azienda e dalla Fondazione Ernesto Illy nella doppia occasione dei 25 anni dell’Università del Caffè e, soprattutto, della riunione ministeriale Istruzione del G7. L’industria del caffè diventa dunque un punto di partenza per discutere di cambiamento climatico e sostenibilità, nonché di istruzione e formazione professionale come elementi necessari per contrastare i dissesti climatici e la povertà.
Il mercato del caffè sta infatti soffrendo sia gli effetti del cambiamento climatico, sia un inadeguato accesso al credito con conseguente una bassa propensione agli investimenti, sia la scarsità di manodopera giovanile. In quest’ottica diventa dunque fondamentale il ruolo della formazione per assicurare la forza lavoro e per alimentare un sistema di competenze che assicuri sostenibilità economica, sociale e ambientale al settore. Ecco perché 25 anni fa è nata l’Università del Caffè il cui fine è creare valore attraverso attività di formazione e azioni di sensibilizzazione che hanno per obiettivo una filiera del caffè che rispetti l’ambiente, favorisca l’occupabilità e imprenditorialità dei giovani e rafforzi il dialogo e la cooperazione tra i diversi attori del settore del caffè.
Come spiega Andrea Illy, presidente di Illycaffè, l’istruzione è un fattore chiave per raggiungere gli obiettivi di resilienza, sostenibilità ambientale, valore aggiunto, circolarità della catena del valore e supporto alle famiglie dei produttori di caffè indicati nella dichiarazione del vertice G7 in Puglia. Il cambiamento climatico mette infatti a rischio più del 50 per cento delle terre coltivabili, ragion per cui si rende necessario un miglioramento delle pratiche agronomiche e delle competenze e capacità degli agricoltori.
“Circa un terzo degli oltre 4,9 miliardi di persone che vivono nei paesi produttori di caffè – ha osservato il responsabile delle operazioni dell’International Coffee Organization, Gerardo Patacconi – hanno un’età compresa tra 15 e 34 anni. Solo colmando le lacune nell’istruzione e nella formazione tecnica e professionale in questi paesi si potranno affrontare efficacemente le minacce che caratterizzano la filiera del caffè a livello globale: cambiamento climatico e scarso reddito dei coltivatori”.
Hanno preso parte all’evento di Illycaffè al vertice G7 Giuseppe Valditara (Ministro dell’Istruzione e del Merito), Gerardo Patacconi (Head of Operations dell’International Coffee Organization), Tidiane Ouattara (Rappresentante dell’Unione Africana), Andrea Illy (Presidente diillycaffè), Andrea De Marco (Industrial Development Expert & Project Manager dell’UNIDO), Stefania Giannini (Vice Direttrice Generale dell’UNESCO per l’educazione) e Laura Frigenti (AD del Global Partnership for Education), Fernanda Maria Roche Soares dos Santos (Consigliere dell’Ambasciata del Brasile).