Dopo il genocidio contro i Tutsi nel 1994 le due sorelle Francine e Immaculée, uniche sopravvissute della loro famiglia, rimaste sole e determinate a costruirsi una nuova vita fuggirono a Nyamagabe. In questa terra cominciarono a coltivare caffè. La piantagione è nelle vicinanze della foresta naturale di Nyungwe, immersa nella continuità delle montagne che formano la linea di spartiacque tra i bacini idrografici dei fiumi Nilo e Congo.
Quel che inizialmente sembrava solo un mezzo per sostentarsi si trasformò in una passione profonda.
Con dedizione ed impegno, le due sorelle riuscirono a produrre uno dei caffè più pregiati del paese, simbolo della loro resilienza e della rinascita dopo tempi difficili.
La determinazione e la passione di Francine e Immaculée hanno ispirato la catena Cafezal che ha voluto sostenere il loro progetto, non solo per condividere un caffè eccellente, ma anche una storia di coraggio e resilienza.
L’Immaculée è un caffè avvolgente e brillante. Sentori di frutti rossi, vaniglia, frutta secca sono la perfetta cornice di un caffè che all’assaggio risulta essere al contempo setoso ed equilibrato.
Una buona acidità malica con finali piacevoli accenni di cacao rendono l’esperienza degustativa un crescere di emozioni.