Il rito del caffè espresso italiano come patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Un passo importante è stato fatto di recente: il Gruppo di Lavoro Unesco del Ministero ha espresso all’unanimità parere favorevole all’iscrizione del Rito (Arte) del caffè espresso italiano tradizionale nell’inventario nazionale del patrimonio agroalimentare italiano (Inpai).
“Un’ottima notizia in vista della valutazione della Commissione Nazionale Unesco, step decisivo nell’iter della candidatura, che, se fosse sostenuta a gran voce ed acquisita, porterebbe importanti benefici a tutta la filiera e all’Industria del Caffè Espresso in Italia nonché, in termini di immagine, per l’intero Paese”, commenta Ilaria Danesi, giovane imprenditrice del caffè insieme alle sorelle Giorgia e Giordana dell’omonima Società di Torrefazione, Danesi Caffè, storica azienda romana fondata nel 1905 da Alfredo Danesi, che si unisce all’appello lanciato dai principali attori della filiera al Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, per sostenere la candidatura del rito del caffè espresso italiano.
La candidatura del Rito (Arte) del Caffè Espresso Italiano Tradizionale è stata promossa dal Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale, che vede coinvolta la quasi totalità delle Torrefazioni Italiane, e presentata alla Commissione Nazionale Italiana Unesco nel 2015 con l’intento di promuovere, valorizzare e tutelare il caffè espresso tradizionale attraverso il riconoscimento della sua unicità culturale.
“Danesi Caffè, socio del Consorzio, si è reso sin dall’inizio parte attiva di tale progetto dall’enorme valore socio-culturale”, dichiara Ilaria Danesi.