Un Museo del caffè di Trieste negli ristrutturati spazi dei magazzini del Porto Vecchio? È quanto sogna la storica Associazione Museo del Caffè di Trieste, dal 2001 impegnata a valorizzare il lascito economico, culturale e politico della nera bevanda nel capoluogo giuliano. Nonostante i contributi al mondo del caffè in Italia siano molteplici, con un'(amichevole) rivalità con la borbonica Napoli, Trieste è l’unica città dove l’intera filiale caffeicola risulta rappresentata: dai chicchi verdi depositati negli iconici sacchi dentro gli hangar portuali, alla torrefazione, alla distribuzione su vasta scala, alla degustazione nei caffè vecchi e nuovi della città. Senza trascurare l’elemento prettamente scientifico, con un mondo della ricerca attivo nel settore chimico e ingegneristico, del quale paradigmatico esempio è la illy. In attesa di vedere se, accanto al Museo della Bora, avremo un Museo del caffè, l’associazione organizzerà un’esposizione straordinaria per l’ottobre prossimo, con la partecipazione dell’Ambasciata del Brasile a Roma. Ritornerà inoltre la rassegna fieristica TriestEspresso Expo, saltata due anni fa causa pandemia, che contestualmente vedrebbe svolgersi anche la 10° edizione del Partenariato fra Musei del caffè, quest’anno pure con l’ipotesi di un trasferimento oltre oceano per coinvolgere il grande Museu do Café di Santos in Brasile.
Le vecchie e nuove iniziative sono state svelate nell’occasione dell’assemblea annuale dell’associazione Museo del Caffè, tenutasi nei giorni scorsi nel Savoia Excelsior Palace, sulle Rive.
L’assemblea ha visto anche l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2022-24, che ha in seguito espresso le seguenti cariche: Gianni Pistrini, triestino, riconfermato presidente, Doriano Simonato vicepresidente con delega di tesoriere, friulano ma da anni responsabile della logistica di una nota fondazione svizzera del settore alimentare e del gusto, Barbara Zlobec segretaria, insegnante in un liceo di Gorizia, e infine l’imprenditore bolognese Diego Gianaroli consigliere con delega al recupero delle risorse economiche.
Dopo una serie di approfonditi interventi di diversi soci operanti o interessati alle realtà caffeicole, è seguita la rituale annuale consegna di una pergamena celebrativa al socio onorario di ultima nomina, in questa occasione ci si riferisce a Oscar Garcia René Murga, imprenditore guatemalteco di grande esperienza e successo, da sempre particolarmente attento alle tematiche della salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema, oggi residente a Trieste e amico dell’Associazione Museo del Caffè.