Secondo appuntamento giovedì 21 marzo, alle ore 16.30, con la rassegna Cinema e caffè, nella Sala auditorium dell’Itis di Trieste (via Pascoli 31, entrata all’angolo di via Conti), a cura dell’Associazione museo del caffè di Trieste in collaborazione con la stessa ITIS. La proiezione proposta in quest’occasione sarà Bagdad Cafè (Germania-USA, 1987, 95’), film commedia diretto da Percy Adlon, con Marianne Sägebrecht, Jack Palance, CCH Pounder, Christine Kaufmann, Monica Calhoun, Darron Flagg, G. Smokey Campbell, Hans Stadlbauer.
La rassegna cinema dell’Associazione museo del caffè di Trieste
Storia di una turista tedesca, Jasmin, che, dopo una lite col marito avvenuta durante una sosta in auto nel Deserto del Mojave, prende la sua valigia, scende dall’auto e s’incammina sulla strada polverosa che la condurrà verso il Bagdad Café, un motel-distributore-bar piuttosto malmesso, frequentato da personaggi pittoreschi.
Lo gestisce Brenda, afroamericana dalla forte personalità che ha cacciato di casa il marito dopo una lite.
La proiezione sarà a ingresso libero, ma, per opportuna disposizione, considerando la prevedibile presenza anche di ospiti anziani dell’Istituto, sarà richiesto di indossare prudenzialmente una mascherina chirurgica protettiva.
Per la capienza limitata della Sala si consiglia anche la prenotazione, telefonando al numero 371-5414048.
Sempre all’ITIS è intanto ancora visitabile la mostra dedicata ai caffè storici di Trieste, esposta nel Salone Bar, che propone bellissime foto d’epoca dei nostri caffè, messe a disposizione dalla società Hausbrandt e dalla Fondazione Assicurazioni Generali; tutti i giorni, con ingresso libero, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Entrambe le iniziative sono curate da Bruno Vajente di AMdC con Mariagrazia Stepan e sono state realizzate grazie alla preziosa ospitalità e collaborazione dell’Istituto Triestino per gli Interventi Sociali.
Da ricordare con l’occasione il grande successo del recente quinto “Cenacolo del Caffè”, tenutosi nei giorni scorsi all’Hotel Savoia Excelsior, e che ha visto apprezzatissima protagonista la professoressa Anna Gregorio Michelazzi, docente di Astrofisica all’Università di Trieste, coordinatrice dei team strumentali di grandi missioni scientifiche spaziali (Planck, Euclide) dell’Agenzia Spaziale Europea, membro del consiglio di amministrazione di Elettra-Sincrotrone, di SISSA-Medialab e altri organismi, valutatore esperto della Commissione Europea, nonché co-fondatrice e responsabile della strategia di PICOSATS, società spin-off dell’Università che opera nel campo dei piccoli satelliti.
La scienziata concittadina, che ha parlato sul tema “Verso il mondo del caffè dallo spazio, fra ricerca e industria”, dopo una breve ma importante analisi della storia della presenza dell’uomo nello Spazio fino alla più recente ‘New Space Economy’, ha illustrato, con la sua grande esperienza e documentazione, le grandi possibilità offerte all’umanità tutta, e a favore di molteplici settori di ricerca, dall’”esame” della terra “vista” e studiata dalle altezze dello Spazio.
Trattando in particolare, dell’attuale “agricoltura di precisione” che, dai satelliti e stazioni orbitanti, permette di studiare nei dettagli la situazione dei campi agricoli terrestri e delle piantagioni di caffè per trarne preziosi referti e indicazioni.
In questo caso, ponendo di fatto la ricerca spaziale al servizio dell’industria del caffè come pure di altri settori economici, indagini queste a scopi prettamente “civili” nelle quali si è particolarmente specializzata – ha precisato la Gregorio – proprio l’Agenzia Spaziale Europea.
Nel corso della conferenza, un vivo interesse e simpatia hanno destato le immagini di Samantha Cristoforetti che, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale orbitante attorno alla Terra, predispone e poi degusta, con tutta l’abilità richiesta dalla condizione di assenza di gravità, un caffè preparato con la speciale macchina appositamente costruita dalla Argotec di Torino assieme alla Lavazza e all’Agenzia Spaziale Italiana, in grado di poter funzionare nelle particolarissime condizioni di questi viaggi nello Spazio.
Grandi consensi dunque per la professoressa Gregorio Michelazzi, una personalità eclettica, non solo scienziata di fama ma anche appassionata sportiva (velista convinta, sciatrice, subacquea e viaggiatrice), inserita da Forbes fra le 100 donne manager italiane di maggior successo nonchè pluripremiata da numerosi altri riconoscimenti italiani e internazionali. Eppure “semplice” e alla mano, nel segno della più tipica triestinità.
La settima edizione dei “Cenacoli”, dedicata al tema “Aria, Terra, Fuoco, Acqua: Caffè, un viaggio tra gli elementi”, è coordinata da Nicoletta Casagrande (responsabile dell’InfoLibro-Salotto multimediale del libro italiano di Capodistria e cultrice del mondo del caffè) e organizzata da Giulio Rebetz e Piero Ambroset.
Il prossimo “Cenacolo” sarà, sempre all’Hotel Savoia, giovedì 4 aprile, alle 17.30, con l’intervento di Antonella Caroli Palladini su “Porto Vecchio: viaggio di ritorno ai magazzini del caffè”.
Tutti gli appuntamenti sono visibili anche sui social media dell’Associazione museo del caffè.