Lo scorso 27 maggio è stato inaugurato a Genova il nuovo Costadoro Social Coffee, un luogo dedicato alla cultura del caffè, dove non solo è possibile degustare una tazzina ma anche imparare qualcosa in più sulla materia prima, sulla sua lavorazione e sulla sua preparazione.
Questo progetto, che cavalca il movimento diffuso a livello internazionale volto a ergere il caffè a bevanda nobile, viene proposto da Costadoro come un format in franchising replicabile sia in Italia che all’estero. Dopo Genova infatti, la prossima apertura è prevista nel Principato di Monaco per fine luglio.
L’ecosostenibilità è evidentemente al centro del progetto: dal legno antico ricondizionato, alle poltrone vintage originali, fino ai bicchieri da asporto in materiale 100% compostabile e alla presenza di postazioni di free-water a disposizione dei clienti.
Il Costadoro Social Coffee di Genova, inoltre, grazie alla collaborazione con la startup genovese ALOS, dispone di menù accessibili in CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa, basata su simboli e immagini.
Sarà anche possibile comunicare al personale di sala il proprio ordine utilizzando il software comunicativo ALOSpeak con l’ausilio di un tablet.
L’obiettivo è offrire un supporto a bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi, legati a disturbi del neurosviluppo, in un’ottica di accessibilità ed inclusione reali.
Infine sarà presto disponibile uno speciale menù in Braille, che Costadoro ha redatto in collaborazione con la Polisportiva UICI Torino (Unione Italiani Ciechi e Ipovedenti).
L’idea è di diffondere il progetto oltre i punti vendita diretta: di Torino, Genova e a breve Montecarlo anche agli affiliati del progetto franchising e poi a fine agosto a Torino e uno a metà ottobre a Vercelli. L’obiettivo è quello di sensibilizzare non solo gli affiliati, ma anche gli operatori dietro il bancone, fino a toccare il consumatore finale.