World Bicycle Relief, affiancata dal sostegno di Faema, intende raggiungere l’ambizioso obiettivo di donare un milione di biciclette nell’Africa rurale entro il 2025. Già a febbraio 2020 erano state consegnate 500mila biciclette in 21 Paesi diversi. E’ l’obiettivo che vuole raggiungere entro il 2025 l’organizzazione Word Bicycle Relife, alla quale dall’Italia arriva il sostegno di Faema. Il 70% della popolazione vive in aree rurali con pochi collegamenti e le due ruote sono un mezzo che contribuisce a ridurre la povertà e a migliorare la qualità della vita.
Una bicicletta può cambiare la vita, soprattutto dove questa è difficile, come in molti Paesi africani o nel Sudest asiatico. E World Bicycle Relief da 18 anni sta lavorando proprio per portare questo mezzo di trasporto in paesi in via di sviluppo di tutto il mondo. A febbraio 2020, erano state consegnate 500mila biciclette in 21 paesi diversi e l’obbiettivo è quello di raggiungere il numero di un milione entro il 2025.
Tra gli sponsor che hanno deciso di dare il loro contributo per raggiungere questo obiettivo in Italia c’è Faema che per il secondo anno consecutivo offre il suo contributo a questo progetto.
Il 70% della popolazione africana vive in remote aree rurali. Spesso senza strade, acqua o elettricità. Nel solo Sudafrica, più di 500mila persone percorrono più di 12 km al giorno solo per andare e tornare da scuola.
Studi condotti in Uganda, Tanzania e Sri Lanka su centinaia di famiglie hanno dimostrato che una bicicletta può aumentare il reddito delle famiglie anche del 35%. Ciò che una strada fa a livello macro per aumentare il trasporto, la bicicletta supporta a livello micro e può quindi essere uno dei mezzi migliori per sradicare la povertà nei paesi in via di sviluppo.
Per raggiungere questi obiettivi ci vogliono bici adatte per le strade, spesso sterrate, in cui verranno utilizzate. Il nome Buffalo, con cui vengono marchiate quelle distribuite da Wbr, non è stato dato a caso, visto la resistenza e la durata di questi modelli che pesano 23 chilogrammi, inclusi portapacchi posteriore e parafanghi e possono trasportare un carico che arriva al quintale di peso. Questa bicicletta viene realizzata in tre diverse strutture, tutte in Africa: una ad Harare, in Zimbabwe, una a Lusaka, in Zambia e una a Kisumu, in Kenya.