Le iconiche tazzine illy, nate nel 1991 da una idea di Matteo Thun, grazie al sodalizio che da anni lega l’azienda italiana e la Biennale, sono state nuovamente trasformate in piccole opere d’arte. Questa edizione speciale riprende le tematiche già esplorate da Adriano Pedrosa, dunque dalla retorica dello «straniero che è in ognuno di noi» al dialogo, all’inclusione e al reciproco rispetto. Proprio il curatore ha scelto quattro artisti emergenti sudamericani, tra coloro che partecipavano alla mostra Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: Paula Nicho dal Guatemala, Rember Yahuarcani Lopez dal Perù, Aycoobo dalla Colombia e il collettivo MAHKU dal Brasile.
«La nuova illy Art Collection, che riprende il tema della Biennale Arte 2024, è dedicata a chi è straniero o lontano e promuove, attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea, le diverse forme di dialogo e di inclusione, che spaziano dal rispetto per le radici e la cultura di tutti i popoli all’importanza di vivere in equilibrio con la natura, valori che illycaffè appoggia lungo tutta la filiera, ponendo sempre la persona e l’ambiente al centro di ogni sua attività», racconta Cristina Scocchia, amministratrice delegata dell’azienda.
Trame che evocano la meravigliosa natura della foresta amazzonica, colori e geometrie che ricordano la bellezza di quelle terre. Paula Nicho ha realizzato una tazzina dal titolo “mia seconda pelle” che riprende la forza delle donne che indossano i costumi tipici del Guatemala; Rember Yahuarcani López “gli esseri invisibili” in memoria dell’Amazzonia, “il sogno dello sciamano“, realizzata da Aycoobo mentre il collettivo brasiliano racconta l’origine delle divisioni fra confini e popolazioni diverse.