Il rito dell’espresso italiano è candidato a diventare patrimonio immateriale dell’umanità Unesco e anche Palermo fa la sua parte per sostenere il percorso che condurrà entro l’anno a questo importante riconoscimento. Un obiettivo che, se raggiunto, porterà beneficio ai bar e a tutta la filiera del caffè italiano, fortemente colpiti da due anni di pandemia e dalle ultime crisi internazionali, fungendo da volano per la loro ripresa, così come accaduto per altri “beni immateriali” che hanno ottenuto il riconoscimento Unesco negli ultimi anni in Italia.
Quello che viene chiamato effetto Unesco e che porta tra i principali vantaggi un’attenzione internazionale il bene tutelato e i valori che rappresenta, quindi alla sua protezione e conservazione, aspetti che si traducono in una migliorata capacità attrattiva sul piano turistico ed economico.
In continuità con il lavoro della rete nazionale delle comunità emblematiche del rito dell’espresso, che portano avanti la candidatura Unesco, nascono le comunità emblematiche in varie città italiane accomunate da una tradizione di passione per il caffè.
Per coordinare il lavoro della comunità di Palermo, la rete nazionale ha scelto Arturo Morettino, cultore e profondo appassionato del caffè.
Il compito della comunità emblematica di Palermo sarà quello di creare una rete cittadina che operi per sostenere attivamente la candidatura e creare consapevolezza sul rito dell’espresso, valorizzando il lavoro che quotidianamente baristi e proprietari di locali svolgono con passione, competenza e determinazione.
La comunità emblematica di Palermo è composta da istituzioni locali, associazioni di categoria, esponenti del mondo della cultura e del sociale, istituti scolastici e semplici appassionati del caffè. La comunità emblematica, nel corso dell’anno, metterà in campo attività aperte alla città che avranno come obiettivo quello di coinvolgere la cittadinanza e creare consapevolezza sul rituale del caffè espresso.