Da una indagine di Assoutenti e Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), che ha passato in rassegna anche i listini al dettaglio di burro, caffè tostato ed espresso al bar nelle principali città italiane, si evince un sensibile aumento di alcuni prodotti alimentari con evidenti correlate ripercussioni per le tasche dei consumatori.
Per quanto riguarda il caffè, i danni alle coltivazioni causate da periodi di siccità prolungata seguita da forti piogge anomale nei paesi produttori, ha avuto come logica conseguenza il crollo delle produzioni, facendo schizzare alle stelle i prezzi di alcune qualità del prodotto, Arabica e Robusta sui mercati internazionali, che hanno raggiunto i massimi dagli anni ’70.
Ciò ha comportato forti rialzi dei listini al dettaglio per il caffè tostato venduto ai consumatori presso negozi e supermercati con un aumento medio del 42,8% negli ultimi 3 anni, attestandosi a fine 2024 a una media di 12,66 euro al kg, contro gli 8,86 euro del 2021. Trieste la città dove il caffè tostato costa di più (14,34 euro al kg), Catanzaro la più economica (10,36 euro/kg).
Proseguono i rincari della classica tazzina di caffè servita nei bar italiani, al punto che a fine 2024 il prezzo medio dell’espresso ha raggiunto in Italia una media di 1,21 euro, in crescita del +18,1% sul 2021″, analizzano Assoutenti e C.r.c.
Bolzano è saldamente in testa alla classifica delle città italiane dove l’espresso costa di più, con una media di 1,38 euro a tazzina, seguita da Trento (1,35 euro) e Pescara (1,34 euro), città che segna anche il rincaro più pesante (+34% dal 2021). Sale a un euro il prezzo nella città più economica, Catanzaro, 1,12 euro a Roma. “Di questo passo l’ipotesi della tazzina a 2 euro nei bar italiani non è più un miraggio, ma una possibilità che giorno dopo giorno si fa sempre più reale” – commenta il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso”.