Slow Food partecipa allo Youth 20, l’evento che raduna a Milano ragazzi dai 20 ai 30 anni provenienti dai paesi membri del G20 per discutere le tematiche dell’agenda del forum. All’assise internazionale, il movimento presenta la propria posizione su un tema di importanza globale: il caffè. Emanuele Dughera, coordinatore della Slow Food Coffee Coalition racconterà come costruire una rete basata sulla collaborazione tra tutti i soggetti attivi nella filiera.
Il caffè è il secondo prodotto più commercializzato al mondo dopo il petrolio ed è una fonte di reddito per milioni di contadini. Si stima che l’agricoltura di piccola scala produca fino al 73% del caffè a livello mondiale, mentre solo il 27% sia prodotto nelle grandi proprietà. Finora il caffè ha giocato un ruolo relativamente marginale nel processo di deforestazione globale ma si prevede che il cambiamento climatico spingerà la produzione verso nuove aree, spesso ad altitudini maggiori, minacciando le foreste vergini e aree cruciali per biodiversità.
Entro il 2050 la domanda di caffè sarà triplicata e questo vorrà dire che saranno necessari altri 10-20 milioni di ettari di terreno: uno scenario devastante, sottolinea Slow Food, sia dal punto di vista ambientale sia da quello sociale.
Tutti possono esprimere il loro sostegno agli attori della filiera del caffè, firmando il Manifesto della Slow Food Coffee Coalition.