Dalla Lira del Regno d’Italia a quella della Repubblica, dall’Euro ai Bitcoin. Dal
1870 a oggi si sono alternate sei generazioni e ben quattro diverse valute: per contare su una presenza stabile in ben 5 Continenti vanno accettate tutte, soprattutto le più recenti criptovalute.
La rivoluzione digitale è un fenomeno ormai dirompente e inarrestabile, e Caffè Barbera, la più antica torrefazione d’Italia con oltre 150 anni di storia, ha deciso di abbracciare il cambiamento tecnologico prima di tutti i suoi competitor europei, permettendo ai propri clienti di utilizzare anche criptovalute per fare acquisti sull’e-commerce.
Una decisione lucida, a ragion veduta. Le capitalizzazioni totali di mercato di Bitcoin, Ethereum e Ripple, infatti, vengono stimate complessivamente in circa 185 miliardi di euro. Un mercato cospicuo proiettato al futuro, in linea con la filosofia di Caffè Barbera, per cui essere fra i primi a esplorare nuove soluzioni non è per niente una novità, sin dall’inizio nel lontano 1870.
Primi negli anni ‘80 a scommettere sulla globalizzazione, portando il nobile caffè della tradizione partenopea da Napoli in oltre 55 paesi nel mondo, primi in tutta Europa nel 2020 ad aprire ufficialmente alle criptovalute.