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Cresce il programma “Da Chicco a Chicco” di Nespresso. A nove anni dal lancio della partnership con Banco Alimentare della Lombardia, l’azienda conferma il suo ruolo di attore impegnato per creare valore per la società e per l’ambiente ed estende anche al Lazio la collaborazione con la struttura regionale di Banco Alimentare.
L’avvio della collaborazione con Banco Alimentare del Lazio conferma il commitment dell’azienda per la sostenibilità sociale e ambientale e l’impegno per andare oltre il semplice smaltimento delle capsule, grazie al reimpiego del caffè residuo reso possibile attraverso il programma “Da Chicco a Chicco”.

 

 

Attivo grazie a una convenzione con CiAl (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” rappresenta un chiaro esempio di economia circolare e consente ogni anno di recuperare e destinare a seconda vita le capsule usate, grazie alla partecipazione attiva dei consumatori Nespresso. Le capsule riconsegnate attraverso un sistema capillare di 116 punti di raccolta in 69 città italiane, infatti, vengono trattate con un sistema che permette di separare i residui di caffè dall’alluminio, avviando i materiali a due differenti processi di recupero. L’alluminio, riciclabile al 100%, viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, come penne, biciclette o coltellini. Il caffè, invece, viene trasformato in compost e utilizzato in una risaia in Provincia di Novara. È proprio il riso prodotto attraverso il compost ottenuto dalle capsule esauste Nespresso che, riacquistato dall’azienda, viene donato a Banco Alimentare della Lombardia e, grazie alla nuova collaborazione con Banco Alimentare del Lazio, anche alle strutture caritative del territorio laziale sostenute dall’organizzazione.

“Siamo molto fieri di poter supportare Banco Alimentare del Lazio grazie a ‘Da Chicco a Chicco’, un programma di cui siamo molto orgogliosi poiché, all’interno della industry, rappresenta un’unicità nel riciclo delle capsule e un modello virtuoso per la gestione di quelle esauste. Abbiamo iniziato quasi 10 anni fa a sostenere Banco Alimentare grazie alla collaborazione con la struttura lombarda attraverso un innovativo approccio di economia circolare che ci permette non solo di apportare beneficio all’ambiente, ma anche di aiutare chi ne ha più bisogno. Siamo molto contenti di poter replicare anche nel Lazio”, dichiara Marta Schiraldi, Technical and Quality Director di Nespresso Italiana.

 

 

“La collaborazione con Nespresso rappresenta per noi un’opportunità di sostegno concreto alle strutture caritative che affianchiamo, che hanno il grande compito di supportare chi ne ha bisogno attraverso aiuti alimentari. Siamo molto grati a Nespresso per averci reso parte del loro programma e per aver dimostrato una lodevole attenzione per uno sviluppo sostenibile non solo per l’ambiente, ma anche per la società”, afferma Matteo Fanelli, Direttore di Banco Alimentare del Lazio.

Attraverso questa iniziativa, Nespresso rinnova il suo impegno per lavorare a sostegno dell’economia circolare e conferma l’ormai consolidata collaborazione con Banco Alimentare, che finora ha permesso di donare 2 milioni 954 mila porzioni di riso a Banco Alimentare della Lombardia.

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Di Massimo Prandi

Massimo Prandi