Una ricerca norvegese ha messo in luce che il caffè aumenta il colesterolo. L’incremento del livello di questa sostanza, però, non dipende dalla bevanda in sé, ma dal modo di prepararla: ecco le modalità di consumo del caffè più rischiose per la nostra salute.
Secondo i risultati ottenuti dagli scienziati, assumere questa bevanda può provocare l’innalzamento del tasso di colesterolo cattivo (anche noto come colesterolo LDL) nel sangue.
In realtà, però, la conclusione della ricerca è che questo effetto collaterale della caffeina si manifesti solo a determinate condizioni, relative alla modalità di preparazione e consumo del caffè.
I norvegesi, infatti, sono soliti berlo previa bollitura, ma senza filtrarlo.
Questo fa sì che all’interno della bevanda rimangano il cafestolo e il cafeolo, ovvero proprio quelle sostanze responsabili dell’incremento del colesterolo.
Inoltre, altri tipi di caffè – come quello turco e quello francese – prevedono l’aggiunta di ingredienti grassi e calorici, che se assunti regolarmente risultano decisamente poco salutari per il sistema cardiocircolatorio.
Alcuni esempi? Notevoli quantità di zucchero, panna e caramello. Molto meglio, insomma, consumare un buon espresso, direttamente preparato con la moka di casa.
In questo caso – se assunto in dosi moderate, e senza tenere conto di eventuali patologie individuali – non c’è alcun rischio per la nostra salute.