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È abitudine per moltissime persone alzarsi dal letto la mattina e, come prima cosa, bere una buona tazza di caffè bollente, per risvegliarsi e fare il pieno di energia. Questo, ancor prima di fare colazione: ma quali sono gli effetti di questa consuetudine? Si è parlato infatti della possibilità che assumere caffè prima di mangiare possa influenzare negativamente la nostra risposta glicemica, aumentando così il rischio di insorgenza del diabete di tipo 2.

Uno studio condotto dal Center for Nutrition, Exercise & Metabolism dell’Università di Bath, nel Regno Unito, i cui risultati sono stati pubblicati sul British Journal of Nutrition, ha infatti evidenziato che bere il caffè prima di colazione dopo un sonno interrotto aumenta la risposta glicemica del 50%, rispetto a chi invece è solito mangiare prima di consumare la bevanda.

 

Tra l’altro, i partecipanti non hanno effettuato una curva da carico di glucosio prima dell’inizio dell’esperimento, quindi non ci sono informazioni su una possibile risposta alterata all’insulina di cui alcuni avrebbero potuto già soffrire in precedenza. Si evince come non sia possibile individuare da questo studio gli effetti negativi del caffè sul nostro metabolismo se consumato prima di fare colazione.

Al contrario, ci sono molte evidenze sugli effetti benefici di questa bevanda da noi tanto amata. Una metanalisi del 2018 pubblicata su Nutrition Reviews ha infatti valutato come il consumo di caffè, anche decaffeinato, riduca il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 di circa il 30%. Secondo gli autori della revisione, ad essere responsabili di questo impatto positivo sull’organismo sono gli antiossidanti: queste sostanze riducono la formazione dei radicali liberi e contrastano lo stress ossidativo, associato ad un maggior rischio di insorgenza del diabete (oltre ad altre patologie cardiovascolari e metaboliche).

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Di Massimo Prandi

Massimo Prandi