L’associazione del consumo del caffè ad un effetto stimolante del sistema nervoso, che si traduce anche in insonnia è un assunto della cultura popolare. Ma bisogna fare alcune importanti considerazioni. La predisposizione del nostro organismo verso gli effetti collaterali della caffeina o nei confronti dell’insonnia, non dipende da un legame tra i due fattori, bensì prevalentemente dal nostro DNA. Studi medici e ricerche sono ancora in corso, ma è stato provato che, in un gruppo di persone che assumono la stessa quantità di caffeina durante il giorno, alcuni incorrono nell’insonnia e altri no.
Se siete delle persone predisposte a problemi del sonno, non necessariamente rinunciando al caffè risolverete il vostro disturbo. L’insonnia è il frutto di tante abitudini sbagliate, nonché uno sfogo del nostro organismo nei confronti di stati d’animo colmi di ansia e stress.
Certamente, potrebbe succedere che oltre a soffrire di insonnia voi tolleriate meno di altri una certa quantità di caffeina e questo senz’altro intensifica il problema.
Gli esperti consigliano di bere caffè decaffeinato al posto di quello classico. Ma provate ad avere anche altre piccole accortezze, come ad esempio evitare i riposini pomeridiani e l’alcol, rilassarvi con sport o passioni, mangiare sano, non portare con voi computer e cellulari entrando nel letto e provare magari a leggere un libro o un giornale. Sembrano sciocchezze, ma non meno della convinzione che sia tutta colpa del caffè! Nei casi gravi, è possibile ricorrere all’aiuto degli specialisti e sottoporsi a dei trattamenti cognitivo-comportamentali per cercare di curare l’insonnia, sempre che questa non sia causata da altre malattie. Il disturbo dell’insonnia è un problema molto diffuso nella società moderna, soprattutto a causa dei ritmi frenetici a cui siamo sottoposti.
Il caffè, quindi, può diventare un nemico del sonno solo quando esistono già fattori predisponenti e se assunto in modo smodato o a ridosso del periodo del sonno.