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Quando si usa la carta stagnola o si cucina con contenitori di alluminio, le particelle di questo metallo potrebbero migrare nel cibo. Fra gli utensili in alluminio prediletti dagli italiani, c’è sicuramente la caffettiera. È possibile che l’alluminio della moka finisca nel caffè? Se sì, quali sono i rischi per la salute?
Perché l’alluminio può essere pericoloso per la salute
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni persona può tollerare una dose settimanale di alluminio pari a 2 milligrammi per ogni chilo di peso. Superare questa soglia non è semplice. Il rischio di contaminazione è dunque considerato basso. Ma è importante ricordare che l’alluminio potrebbe essere pericoloso per il sistema nervoso centrale. Potrebbe inoltre interferire con l’assorbimento di calcio e ferro, nonché danneggiare il metabolismo osseo. I rischi riguardano soprattutto gli anziani, chi soffre di malattie renali, i bambini sotti i 3 anni e le donne incinte. È dunque normale che chi ha una caffettiera si ponga questa domanda: l’alluminio della moka che finisce nel caffè è pericoloso per la salute?

Per quanto riguarda il rischio di migrazione delle particelle di alluminio, l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un documento ad hoc. Si tratta del Rapporto Istisan 19/23, intitolato “Studio dell’esposizione del consumatore all’alluminio derivante dal contatto alimentare”. I ricercatori hanno analizzato il trasferimento di particelle di metallo in 48 diversi cibi, cotti o conservati con pentole, utensili o contenitori di alluminio. In particolare, lo studio ha tenuto conto della domanda degli amanti del caffè: l’alluminio della moka che finisce nel caffè è pericoloso per la salute?
La risposta è no. Infatti, sono stati analizzati dei campioni di caffè provenienti da tre diverse caffettiere, lasciate sul fornello per 12 minuti. È emerso che la quantità di alluminio che si trasferisce nel caffè è inferiore al limite di rilevabilità. L’esposizione all’alluminio è dunque trascurabile, per tutte le fasce d’età. Una buona notizia per gli italiani, che possono continuare a godersi il caffè senza preoccupazioni. È importante, tuttavia, adottare un accorgimento: se il caffè avanza, meglio non conservarlo nella moka. Essendo acido, potrebbe infatti favorire la migrazione dell’alluminio.

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Di Massimo Prandi

Massimo Prandi