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Il mercato del food & beverage in Italia è in continua ascesa e vale oltre 200 miliardi di euro, occupando circa 2 milioni di persone. Nel mondo e-commerce tale crescita è iniziata in anni più recenti ma continua a macinare ottimi risultati. idealo – portale internazionale leader in Europa nella comparazione prezzi – ha voluto indagare sul tema, per comprendere se l’interesse online nei confronti del mondo beverage sia cresciuto anche nel 2023 e in quali segmenti di mercato.

In dettaglio, se lo scorso anno sul portale italiano di idealo il 97% delle intenzioni di acquisto legate al solo mondo beverage era relativo al mondo degli alcolici e solo il 3% alle bevande analcoliche; quest’anno il comparto ha registrato una crescita importante anche per le bevande non alcoliche, che hanno rappresentato oltre il 6% del totale[3].

Dunque, seppur la fetta più ampia delle ricerche online in bangiare & bere resti appannaggio di champagne, prosecchi e spumanti (29%), seguono a ruota le ricerche di caffè (23%). Terzo posto del podio per i liquori (9%), seguiti da whisky (8%), vini (7%), gin (7%) e rum (5%). Ma in classifica compaiono per la prima volta anche energy drink, soft drink e tè, sintomo che l’intero comparto si stia ormai aprendo al mondo e-commerce.

Con l’approssimarsi delle festività, crescono ulteriormente le ricerche relative ai superalcolici: +50% per i gin nella prima settimana di dicembre rispetto all’ultima di novembre. E dati altrettanto positivi per i whisky (+34%), i liquori (+21%) e champagne e prosecchi (+14%).

La recente crescita dell’interesse online nei confronti del mondo beverage potrebbe essere anche stata favorita da un tasso di inflazione minore rispetto ad altri settori merceologici. Infatti – ad eccezione delle birre che in media hanno fatto registrare un aumento di costi superiore al 48% – la vodka è costata in media il 7% in meno, rum, liquori e spumanti hanno mantenuto i propri prezzi costanti, mentre succhi di frutta, caffè, gin e whisky hanno segnato aumenti di prezzo tra l’1% e il 4%.

Al contempo, anche i risparmi per chi decida di acquistare online sono sempre più consistenti: nell’ultimo anno chi ha acquistato sui canali digitali gli energy drink e i succhi di frutta ha risparmiato fino al 26%, per prosecchi, champagne e spumanti fino al 24% e per il caffè fino al 16%.

Discorso a sé stante quello dell’olio che inizia ad essere oggetto di comparazione prezzi dato il forte aumento di prezzi a cui è sottoposto. Basti pensare che, quest’anno, un litro di olio extravergine d’oliva è arrivato a costare online quasi il 20% in più rispetto all’anno precedente.

“La crescente attenzione verso il settore delle bevande online riflette un interesse in aumento per l’intero comparto beverage in Italia – ha commentato Antonio Pilello, responsabile della comunicazione di idealo per l’Italia – Grazie all’inflazione più contenuta, ai risparmi possibili grazie alla comparazione prezzi e ad un’ampia gamma di offerte, il settore sta vivendo una fase di crescita, con trend particolarmente positivi anche per il mercato delle bevande analcoliche.”