E così dopo il fungo box (un prodotto che dal compost dei fondi del caffè fa nascere funghi edibili) è la volta di una tazzina realizzata completamente con gli scarti del caffè. Si tratta di un progetto sociale (Il Giardinone è una cooperativa sociale milanese) ma anche scientifico. Anzi, biotecnologico, perché dopo aver raccolto i fondi Il Giardinone&Partner ne fanno nascere un materiale biobased. Certificato. Dietro troviamo anche gli studi della Fondazione del Politecnico di Milano. Ma non solo: Coffeefrom, 100% made in Italy, nasce grazie alla collaborazione con aziende operanti nella filiera della bioplastica, in un virtuoso modello di simbiosi industriale. All’interno del team si inserisce inoltre la società di consulenza di marketing internazionale Bonucchi e associati, con il ruolo di business developer.
Di tutto questo ne abbiamo parlato con Laura Gallo, presidente de Il Giardinone e founder di questo secondo spin-off di economia circolare dell’impresa sociale. Curiosissimi, ovviamente, di vedere anche la tazzina del caffè che ovviamente è di color… Insomma. Gli italiani amanti del caffè potrebbero acquistare la tazzina Coffeefrom per sentirsi al posto giusto con in mano una tazzina che nasce in pura economia circolare. Nello specifico, gli scarti del caffè di Coffeefrom sono recuperati dalle industrie alimentari che utilizzano il caffè per fare dolci o comunque dessert. Poi passa Il Giardinone, che ricordiamolo dà lavoro a persone svantaggiate, li raccoglie e li lavora in un processo di pura bioplastica.