Ormai si tratta di una vera e propria tendenza, però a scopi nobili, quella che vede protagonista una nuova sensibilità verso la tutela dell’ambiente. Sostenibilità è a tutti gli effetti la parola chiave per molte aziende. Sempre più attente negli ultimi tempi, a trovare soluzioni per produrre articoli che siano in linea con il rispetto ambientale.
Al di là del fatto che questo fenomeno abbia assunto delle forme più legate a questioni di marketing, è la realtà che oggi si sia giunti ad un punto in cui agire è necessario. E la Commissione Europea, qualche mese fa, ha avanzato un’importante proposta: mettere al bando la produzione di oggetti in plastica usa e getta per diminuire i rifiuti.
Oltre che per scongiurare la formazione di ulteriori “isole di plastica” nel cuore degli Oceani. Così, ecco che al centro dell’attenzione finiscono piatti, posate, bicchieri; cotton fioc e tutto ciò che è pensato per essere utilizzato una volta, e poi gettato via.
I designer, dunque, si sono dati da fare. E le aziende pure. Si è cercata un’alternativa alla plastica, per quei prodotti, e ciò che ne è risultato è un mix d’originalità e di sostenibilità ambientale.
Un esempio? Le tazze, le tazzine e i piattini da caffè interamente realizzati con i… fondi del caffè! L’idea arriva dall’azienda tedesca Kaffeeform che, partendo da una miscela realizzata proprio coi fondi del caffè, ha dato vita a prodotti – oltre che sostenibili – straordinari da vedere.
E’ stata brevettata nel 2015, con la collaborazione dei bar di Berlino, che hanno donato i loro fondi. E, oggi, è diventata una splendida realtà. Profumati, durevoli e lavabili in lavatrice, i prodotti di Kaffeeform sognano una piccola rivoluzione nel settore delle tazzine da caffè. Una rivoluzione partita da una semplice domanda: cosa succede ai fondi, una volta che la persona ha bevuto il suo espresso o il suo cappuccino?
Nulla: vengono buttati. Da qui l’idea di riutilizzarli, per creare prodotti unici che tendano la mano all’ambiente.
Oggi, la tazza per il caffé americano di Kaffeeform si è aggiudicato l’ambito primo Red Dot Award, per la categoria dei materiali.
Porsi come una valida alternativa alle tazze da caffè usa e getta in cui i bar servono la celebre bevanda americana. A vederle, le due tazze, salta all’occhio quanto il loro design sia simile: c’è persino la scanalatura isolante, che impedisce di scottarsi a chi la tiene tra le mani. A fare la differenza è l’anima che, questa volta, si fa sostenibile.